SACILE: DOPO SAGRA OSEI

Anche quest'anno la sagra degli osei non ha tradito le
aspettative. Si sono potute infatti ammirare le infinite
minuscole gabbiette in cui vi erano stipati innumerevoli
uccelli; il tutto sotto il caldo di una torrida giornata
d'agosto. Ci si chiede - e questa domanda è d'obbligo-
dove sia la festa della natura che tanto declama la
presidentessa della pro sacile. Il sopralluogo di due
animalisti della LAC, (mentre gli altri manifestavano il
proprio dissenso alla sagra in Piazza del Popolo )
effettuato nella nella zona dedicata agli animali da
cortile, accompagnati da due veterinari, ha permesso di
individuare le pessime condizioni in cui venivano detenute
decine di animali, dai casi meno eclatanti in cui gli stessi
erano senz'acqua a quello più grave in cui l'espositore si
era “scordato”di riparare gli animali dal sole
lasciandoli “friggere”, sino all'intervento del Corpo
Forestale regionale e del veterinario dell' ASS. Sono state
riscontrate non solo carenze d'ombra, ma anche assembramenti
di animali in piccolissime gabbie! E' opportuno evidenziare
che in tutta la sagra, che prevede l'esposizione di migliaia
di animali vi fosse solo un veterinario dell' ASS.
Di fronte a questa situazione ci si chiede quali siano le
modalità con cui la presidentessa della pro sacile e il
sindaco abbiano pensato di garantire il benessere degli
animali. L'organizzazione della sagra pare piuttosto volta a
garantire guadagni, in considerazione della densità degli
espositori, a discapito ovviamente di chi non può urlare
la propria sofferenza, ma, purtroppo, solo, nell'occasione,
provare dolore.

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