PROVINCIA DI UDINE
Unità Operativa Vigilanza faunistica - Corpo di Polizia Provinciale
Svolge compiti di polizia locale amministrativa e di polizia giudiziaria nelle materie riguardanti i controlli sulla caccia e sulla pesca nelle acque interne, relativamente alla tutela della flora e della fauna selvatica minore, alle piste forestali ed al controllo degli animali definiti predatori opportunisti.
Sede: Via della Prefettura, 16 – Udine
Comandante: dott. Stefano Verri
Tel. ufficio 0432279947
Recupero fauna viva o morta tutti i giorni dalle 08.00 alle 19.00
Tel. 800961969
PROVINCIA DI GORIZIA
ufficio Vigilanza Ittico Venatoria 0481.385.290/271
PROVINCIA DI TRIESTE
Polizia Ambientale Tel 040 3798456
PROVINCIA DI PORDENONE
Dal 1998 l’Amministrazione Provinciale di Pordenone ha istituito, in collaborazione con il personale del Comando di vigilanza ittico-venatoria, il servizio di reperibilità, per garantire il pronto intervento dei suoi agenti nelle materie della caccia, della pesca e della fauna selvatica in genere.
A partire dal 1° maggio 2005 gli orari di intervento sono stati modificati.
Il numero telefonico della pronta reperibilità è il seguente: 335/5636378
L’orario di pronto intervento è il seguente:
sabato e domenica: dalle 06.00 del sabato alle 06.00 del lunedì successivo;
festività *: dalle 06.00 del festivo alle 06.00 del primo giorno feriale successivo.
* ovvero Capodanno, Epifania, Pasqua, Lunedì dell’Angelo, 25 aprile, 1° maggio, 2 giugno, Ferragosto, 1° novembre, 8 dicembre, Natale, Santo Stefano.
Dal lunedì al venerdì, per qualsiasi altra esigenza è necessario rivolgersi al Comando di vigilanza ittico-venatoria, chiamando il seguente numero 0434/231445
L’orario di apertura dell’Ufficio è il seguente:
lunedì, mercoledì e venerdì: dalle ore 10.30 alle ore 13.00;
martedì e giovedì: dalle ore 10.30 alle ore 13.00,dalle ore 14.30 alle 17.30.
Al fine di assicurare il tempestivo intervento degli agenti, anche in orari notturni o durante i giorni festivi, mensilmente vengono programmati appositi turni, che coinvolgono tutto il personale di vigilanza.
La maggior parte degli interventi, richiesti da privati cittadini, da Enti diversi o da altre Forze dell’ordine, riguarda:
il recupero di animali selvatici in difficoltà o morti per cause accidentali;
segnalazioni di atti di bracconaggio;
richieste di informazioni nelle materie di competenza;
operazioni congiunte, di vigilanza e/o faunistiche, con altri Enti.
Di anno in anno il numero delle richieste di intervento che pervengono al servizio di reperibilità va incrementandosi. Mediamente in un anno le chiamate ricevute sono oltre 300 e circa il 70-80% riguarda il recupero di animali selvatici in difficoltà o morti.
E’ importante segnalare che, nonostante ancora molti degli interventi riguardino quindi i recuperi di fauna selvatica, si è comunque avuto un aumento delle richieste di intervento per atti di bracconaggio, con segnalazioni molto precise e dettagliate, le quali in molti casi hanno permesso agli agenti di vigilanza di intervenire con efficacia per reprimere comportamenti vietati.
Ora le persone si rivolgono a questo servizio con maggior fiducia e la gran parte delle segnalazioni non è più anonima.
Molto frequenti sono le richieste di intervento in orario di chiusura degli uffici e soprattutto durante le ore notturne. Ciò si spiega in quanto, per alcune specie di fauna selvatica, la maggiore attività biologica avviene di notte, con frequenti spostamenti dai luoghi di riposo ai luoghi di alimentazione. Questi spostamenti notturni possono risultare pericolosi per gli animali stessi, in quanto la ridotta visibilità li espone al rischio di essere investiti dalle automobili.
Altrettanto numerose sono le chiamate nelle giornate festive, quando un maggior numero di persone è presente sul territorio (per hobby, sport, gite, ecc.) e, quindi, maggiori sono le probabilità di trovare degli animali selvatici in difficoltà, così come aumentano le occasioni di notare fatti “strani” che meritano di essere segnalati.
Per garantire un intervento tempestivo ed efficace, agli agenti di vigilanza è richiesta un’alta professionalità. Catturare ed immobilizzare gli animali, provvedere alle prime necessarie cure ed attivare le procedure previste per il loro trattamento, a volte richiede sforzi notevoli.
Anche negli interventi effettuati per evitare o reprimere reati o altri tipi di illeciti in materia venatoria, gli agenti di vigilanza devono operare con professionalità e preparazione.
Cosa succede dopo la chiamata
L’agente di vigilanza reperibile, quando riceve una chiamata chiede alcuni dati (nome, cognome, recapito telefonico ed eventuale indirizzo), in quanto possono essere necessari per il seguito dell’intervento stesso.
Nel caso di segnalazioni (anche anonime) che riguardino illeciti, verranno chiesti più dettagli possibili e l’intervento sarà organizzato a seconda delle peculiarità della segnalazione stessa.
E’ scontato che una segnalazione “preventiva”, rispetto ad una segnalazione “a cose fatte”, garantirà maggiori possibilità per un intervento efficace.
Se viene segnalato un animale selvatico morto, l’agente si attiverà per il recupero dello stesso, più o meno urgentemente: una cosa è intervenire per un cinghiale morto che si trova in mezzo ad una strada, magari molto trafficata; altra cosa è invece un capriolo morto in mezzo al bosco o in un prato. Nel primo caso, essendoci problemi di sicurezza ed incolumità pubblica, l’intervento sarà immediato; nel secondo l’agente potrà decidere di intervenire anche in un momento successivo.
Se, invece, l’animale selvatico è in difficoltà, l’agente di vigilanza darà alcuni consigli sul come trattarlo (ad esempio, provare a liberarlo con le modalità più appropriate, riporlo in una scatola, ecc.) e, se necessario, interverrà per prenderlo in carico ed affidarlo al personale qualificato dei Centri di recupero convenzionati con la Provincia di Pordenone.
E’ opportuno ricordare che il Comando di vigilanza ittico-venatoria ed il Corpo Forestale Regionale della provincia di Pordenone hanno da tempo instaurato e consolidato un rapporto di reciproca collaborazione. Per queste richieste di intervento possono quindi essere contattate anche le Stazioni forestali della provincia di Pordenone, le quali, in quanto competenti, potranno intervenire facendo riferimento ai Centri di recupero appena citati.
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