LA CORTE COSTITUZIONALE BOCCIA LA LEGGE SULLA CACCIA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
Venezia Giulia esprime la propria soddisfazione dalla
recentissima pronucia – resa nota solo ieri – della
Corte Costituzionale la quale, con la Sentenza n. 165 del
2009 ha accolto sostanzialmente tutti i rilievi avanzati
dalle associazioni ambientaliste - WWF, LIPU, Lega per
L'abolizione della Caccia, Legambiente e LAV . Sono state
cancellate le norme con le quale si voleva ridurre le aree
interdette alla caccia.
E' stato spazzato via il pericolo che fosse riaperta
l'uccellagione in Friuli Venezia Giulia, pratica,
l'uccellagione, nel resto d'Italia sanzionata penalmente
con l''arresto fino ad un anno o l'ammenda fino a 2000
Euro.
Ed ancora cancellate quelle norme che escludevano gli
ambientalisti da ogni scelta che riguardasse la caccia in
questa regione e che rendeva i cacciatori gli unici
controllori di se stessi.
E' bene ricordare che detta legge fu approvata dal
centrosinistra sotto l' assessorato di Enzo Marsilio,
fortemente sostenuta da Federcaccia Friulana ma votata anche
da consiglieri di centrodestra.
Alessandro Sperotto, Delegato della Lega per l' Abolizione
della Caccia del Friuli Venezia Giulia ha dichiarato: “La
politica filo cacciatori ha perso! Avevamo sempre sostenuto
l'illegittimità di questa norma sin dalla sua
presentazione come disegno di legge, ma l'assessore Marsilio
fece sempre spallucce”.
Se non ci fosse stata la memoria delle associazioni
ambientaliste che scrissero pochi giorni dopo
all'approvazione della legge all'allora governo Prodi e,
quindi senza questa Sentenza della Corte, si sarebbe
compiuto l'ennesimo scempio alla fauna selvatica regionale
già fortemente minacciata dal degrado ambientale. Se
l'attuale Giunta regionale avesse la volontà di
salvaguardare veramente il patrimonio faunistico, che è di
tutti, fermerebbe domani stesso ogni forma di caccia in
virtù del vuoto normativo che si è venuto a creare e
dall'obbligo di precludere all'attività venatoria nuove
aree.”
Andrea Zanoni, contro la caccia e a favore della natura al parlamento europeo
Si avvicinano le elezioni europee, un appuntamento fondamentale perche’ è in Europa che sempre piu’ si fanno le regole del gioco.
Lo sa bene chi si occupa di tutela ambientale e che guarda sempre piu’ spesso a Bruxelles come all’ultimo baluardo contro certe prepotenze italiane, a livello nazionale e locale. Le norme a tutela dell’ambiente, sulle grandi opere, i rifiuti, ma soprattutto la fauna (Direttiva Uccelli e Habitat) sono una garanzia per tutti noi contro i soliti furbetti che con deroghe, eccezioni, dimenticanze, provvedimenti furfanti, cercano di imporre il proprio interesse a svantaggio di tutti.
Per questo è importante essere presenti nella piu’ importante istituzione democratica dell’Europa: il Parlamento Europeo, ed è importante farlo con persone responsabili, competenti e che nella causa ci credono.
Siamo troppo abituati alle improvvisazioni dei politici di mestiere che alla vigilia delle elezioni rabboniscono tutti. Pensionati, malati, ambientalisti, operai, cacciatori, industriali… si promette tutto a tutti. Ma quanti hanno alle spalle una storia che dimostra chi sono e cosa sanno fare?
Andrea Zanoni ha le carte in regola: basta leggere il suo curriculum Noi ci sentiamo quindi di sostenerlo e raccomandarlo a tutti colori i quali, nella sua circoscrizione, ritengono di dare il proprio voto a un candidato che, se eletto, svolga un ruolo attivo ed efficace nella tutela dell’ambiente e della fauna tra i banchi del parlamento europeo.